Sintesi clinica

47 pazienti diagnosticati clinicamente con demenza frontotemporale furono sottoposti ad esami di ricerca neurocomportamentale, neuropsicologia e neuroimmagine come descritto sopra (Miller e al.1991).I soggetti furono visti nel Centro di Malattia di Alzheimer UCLA, i protocolli furono riesaminati e approvati dal Comitato di Protezione di Soggetti Umani e i pazienti (o chi per essi) informarono del consenso di partecipazione. Il Mini Mental Status Examination (MMSE) (Folstein e al.1975) quantificò la gravità della demenza e il Neuropsichiatric Inventory (Cummings e al.1994) valutò i sintomi psichiatrici. Tutti i soggetti furono valutati con un'ampia e affidabile testistica sullo stato mentale.

7 soggetti furono valutati con i seguenti tests neuropsicologici:

intelligenza, i.e.Full Scale IQ(FSIQ), Verbal IQ(VIQ) e tests di Performances IQ(PIQ), test di attenzione Digit Span (Span di Cifre), velocità di elaborazione dell'informazione(Digit Symbol, Trails A,Tests di Stroop A e B), linguaggio(FAS, Boston Naming), costruzione/percezione visiva(copie di figure di Rey-Osterrieth), memoria verbale(Prova S di lista della spesa e memoria differita), memoria visiva non verbale(Figura di Rey differita di 3 minuti) e funzione esecutiva, i.e. Categorie di Tests del tipo Carte di Wisconsin(WCST), Test di Stroop C e Trails B.

Il sistema di neuroimmagine SPECT fu effettuato sia con Xe sia con Tc-exametil-propilenamineoxina(HMPAO) (Neirinckx e al.1987).

Questi pazienti con demenza frontotemporale avevano ipoperfusione prevalentemente frontale o temporale con moderata perfusione parietale posteriore. La valutazione visiva della SPECT(sia Xe sia XMPAO)fu usata per classificare i pazienti con demenza frontotemporale in gruppi con disfunzioni prevalentemente temporali o prevalentemente frontali(10 in ogni gruppo). La MRI fu usata per valutare l'atrofia destra e sinistra temporale e frontale.

Tutti i pazienti con demenza frontotemporale,inclusi i 10 con TLV(Variante del Lobo Temporale) fecero esperienza dei criteri di ricerca per demenza frontotemporale stabiliti dal gruppo di Lund-Manchester(Brun e al.1994). Usando queste linee guida la nostra accuratezza diagnostica per la demenza frontotemporale è superiore. Dei 47 pazienti con demenza frontotemporale a UCLA,10 sono morti successivamente alla diagnosi e tutti mostravano la patologia tipica della demenza frontotemporale: gliosi frontale, perdita neuronale e vacuolizzazione dei tessuti; corpi di Pick o "corpi come quelli di Pick"erano presenti in 6 pazienti(Read e al.1995).

Neuroimmagine (spect)

La SPECT fu effettuata con Xe che diede i valori reali del flusso ematico regionale cerebrale(rCBF) e con HMPAO che fornì immagini ad alta risoluzione qualitativa.

I pazienti furono studiati svegli, con gli occhi aperti e supini con rumori e illuminazione minimi.

Con la somministrazione successiva di 30 mCi(1100 MBq)di Xe, fu stimata una parte del rCBF diretta al cervello(Headtome II, Shimadsu, Kyoto). Le 3 porzioni ottenute simultaneamente furono ricostruite in immagini transassiali che mostrarono l'effettivo rCBF. Ciascun paziente ricevette 20 mCi(740 MBQ) di HMPAO(Ceretec,Amersham,Arlington Heights.Ill, USA)iniettato endovena(Neirinch e al.1987). L'esplorazione dell'immagine iniziò 2 ore dopo l'iniezione. Le assunzioni di HMPAO furono terminate in 10 minuti e seguite da 2 cambiamenti fisici di 16 mm ciascuno nei 32 mm di spazio interno sconosciuto esplorato. 9 sezioni transassiali del cervello furono ottenute in 30 minuti ricoprendo un'estensione di 14.4cm, senza regioni oscure. Le esplorazioni parallele transassiali iniziarono sulla linea orbitomediale.

Classificazione

Le immagini SPECT di 47 pazienti con demenza frontotemporale furono valutate da 2 clinici(T.E.-L e B.L.M.) che non conoscevano i nomi dei pazienti. Una classificazione consensuale di TLV basata su esame visivo fu fatta in 10 dei pazienti con demenza frontotemporale. I pazienti TLV avevano coinvolgimento asimmetrico delle aree bitemporali e orbitofrontali ma relativo risparmio del cingolo e delle aree dorsolaterali e del polo frontale.

L'esame visivo fu anche usato per selezionare indagini sul coinvolgimento del lato prevalentemente destro o sinistro(RTLV o LTLV). In questo modo , nei casi specifici di TLV, si vide che tutti i soggetti avevano anche ipoperfusione orbitofrontale. Allo stesso modo,i pazienti furono clinicamente definiti come RTLV e LTLV basandosi sull'ipoperfusione asimmetrica;

Tutti i soggetti mostravano coinvolgimento temporale bilaterale. Infine, per definire l'effetto selettivo della disfunzione del lobo temporale sul comportamento, abbiamo confrontato questi 10 soggetti TLV con tutti i soggetti della nostra coorte nei quali la SPECT mostrava ipoperfusione selettiva frontale con risparmio del lobo temporale. In 10 di tali soggetti fu trovato che il lobo frontale era diffusamente coinvolto mentre i lobi temporali erano risparmiati. 5 mostravano ipoperfusione prevalentemente nella parte destra frontale, gli altri 5 prevalentemente nella parte sinistra.

Quantificazione

Per rafforzare la validità della nostra classificazione visiva di soggetti abbiamo confrontato la perfusione sinistra e destra temporale e frontale in 10 soggetti TLV. La quantificazione fu portata a termine usando le regioni di interesse adiacenti, tracciate automaticamente, che ricoprivano l'intera corteccia. Le regioni di interesse erano circolari e con un diametro di 1.9 cm. La porzione più piccola (orbitomediale +_2cm)fu usata per quantificare la perfusione del lobo temporale, mentre la seconda sezione(orbitomediale+_6cm)fu usata per misurare la perfusione frontale. Il coeff. di correlazione osservato internamente con questo metodo standardizzato fu trovato essere di 0.97. Nei 10 soggetti con demenza frontotemporale prevalentemente frontale, il rCBF fu stimato anche nelle regioni frontali e temporali per ipotesi medico-cliniche non riguardanti tale ricerca.

MRI

Il confronto di T1 e T2 nelle indagini con la MRI fu ottenuto con una superconduzione magnetica di 1.5 Tesla. I risultati della MRI furono esaminati visivamente e valutati da 2 clinici che non conoscevano lo stato dei pazienti(G.A.R.e N.K.). L'atrofia del lobo temporale e frontale fu valutata su una scala di 0-3 (nessuna, minima, moderata, grave). Inoltre i risultati furono valutati anche per la presenza di altre patologie come tumore o ischemia.

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