La struttura multicomponenziale delle capacità numeriche è stata stabilita sulla base di numerosi studi di neuropsicologia. I modelli di elaborazione dei numeri e del calcolo, postulano che esistano meccanismi funzionalmente indipendenti che mediano la comprensione e la produzione di numeri, così come esistono componenti distinte deputate al calcolo vero e proprio (vedi Dehaene & Cohen, 1995; McCloskey, 1992).

Lo studio di pazienti con disturbi cerebrali degenerativi ha contribuito grandemente a chiarire l'indipendenza funzionale di abilità cognitive distinte. Inoltre, l'andamento sistematico del deterioramento delle abilità numeriche può rivelare l'organizzazione sottostante, cioè il grado di automaticità e il livello di rappresentazione delle diverse competenze numeriche. Finora sono stati descritti soltanto due studi in follow-up. Grafman et al. (Grafman, Kampen, Rosenberg, Salazar & Boller, 1989) hanno descritto un paziente con demenza il cui danneggiamento iniziale era limitato ai fatti ed alle procedure della moltiplicazione e della divisione; l'osservazione longitudinale ha mostrato un declino sia delle capacità di trattazione dei numeri, sia delle capacità di calcolo. Un secondo studio in follow-up di un paziente con demenza di Alzheimer è stato riportato da Diesfelt (1993). In questo caso l'elaborazione dei numeri e le conoscenze procedurali erano risparmiate, mentre vi era un progressivo danneggiamento dei fatti aritmetici automatici.

In questo studio noi descriviamo la progressiva degenerazione delle capacità numeriche in EP, una ex-insegnante di matematica, affetta da demenza.

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