Una donna destrimane di 60 anni, iniziò ad avere problemi con i lavori domestici nell'agosto 1994. Nel giro di un anno, non fu più indipendente nelle sue attività quotidiane, ed aveva sviluppato disturbi di memoria. Si presentò a noi nell'ottobre 1995. All'esame clinico, risultò ben orientata nel tempo e nello spazio, e poteva sostenere ordini verbali. Poteva identificare oggetti visivamente, ed aveva movimenti oculari normali sui piani orizzontale e verticale, sia a stimoli visivi che a comando verbale. Ad ogni modo, era incapace di utilizzare strumenti e di imitare od eseguire gesti su comando verbale con la mano sinistra (aprassia ideomotoria), non era capace di vestirsi (aprassia di vestizione), ed aveva una lieve ipertonia bilaterale extrapiramidale agli arti superiori. La RM mostrò atrofia cerebrale diffusa, e la SPECT disvelò un apporto ematico ridotto nelle regioni parietali bilateralmente (sebbene maggiormente nel lato destro). Questi esiti erano compatibili con la diagnosi di "probabile" demenza di Alzheimer.

Il testing neuropsicologico formale rivelò una lieve anomia, come unico disturbo di linguaggio, ed una severa agrafia aprassica. La paziente non mostrò neglect in compiti di esplorazione spaziale (cancellazione di linee e di lettere e lettura di frasi), anche se le sue procedure di lettura e cancellazione erano irregolari (per esempio, saltava alcune parole o parti di parole, durante la prova di lettura di frasi). Qualora le si chiedesse di bisezionare linee orizzontali, la paziente tendeva a segnare l'una o l'altra estremità, o punti molto vicini tra loro, senza alcuna consistente deviazione verso destra o verso sinistra. Raggiunse punteggi patologici ai test standardizzati per la valutazione della memoria visuo-spaziale a breve e a lungo termine (span e sopraspan apprendendo nella prova dei cubi di Corsi), nel ragionamento astratto, sia nel campo visuo-spaziale (Matrici di Raven), che nel campo verbale (interpretazione di proverbi, indivaduazione di analogie e differenze, classificazione di concetti, giudizi numerici, fluenza verbale). Il punteggio al Minimental State Examination era al di sotto del normale intervallo (20/30).

Il problema principale era una grave incapacità a disegnare (aprassia costruttiva). Nella prova di copia di figure geometriche (per esempio di un cubo) di un test standardizzato, la paziente produceva disegni fortemente distorti, ottenendo punteggi molto bassi, alquanto al di sotto del normale intervallo per età e livello culturale. L'emergenza di una singolare dissociazione tra la riproduzione di linee orizzontali, (deficitaria), e verticali od oblique, (intatta), giustificò un esame dettagliato della sua performance.

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