Che cos'è l'amore? Alla domanda hanno tentato di rispondere, negli ultimi tremila anni, filosofi, poeti, drammaturghi. La domanda ha probabilmente arrovellato la testa di donne e uomini che si sono trovati a gestire questi sentimenti.

Una possibile risposta ce la danno Fisher e colleghi (2002), i quali sostengono che quello che consideriamo amore è in realtà il frutto di tre sistemi motivazionali diversi: impulso sessuale (lust), attrazione romantica, attaccamento di coppia.

Il primo sistema è quello dell'impulso sessuale, ed è caratterizzato dalla ricerca di gratificazione sessuale, ed è associato agli ormoni estrogeni estrogeni ed androgeni.

Il sistema di attrazione romantica è caratterizzato da un aumento dell'energia psicologica, una focalizzazione dell'attenzione sulla persona amata. Questa situazione è generalmente caratterizzata da stati emotivi di euforia, pensiero intrusivo, ricerca di unione emozionale con quella persona. Dal punto di vista ormonale, questo sistema motivazionale è legato con un elevato livello di dopamina e noradrenalina. Pare inoltre vi sia una diminuzione del livello di serotonina.

Il sistema di attaccamento di coppia è caratterizzato, in molti mammiferi ed uccelli, da un comportamento di territorialità (difendere il territorio della coppia, costruire un nido), condivisione delle risorse alimentari, comportamenti di cura reciproca, ricerca della prossimità fisica, ansia da separazione, e la gestione delle cure parentali alla prole. Negli esseri umani, l'attaccamento di coppia è caratterizzato anche da emozioni di calma, sicurezza emotiva, comfort sociale ed unione emozionale.

Da un punto di vista ormonale, questo sistema motivazionale è associato ai neuropeptidi ossitocina e vasopressina.

Differenze comportamentali

Questi tre sistemi motivazionali si differenziano non solo dal punto di vista ormonale ed emotivo, ma anche per quanto riguarda l'aspetto comportamentale.

L'impulso sessuale è finalizzato principalmente a motivare gli individui a cercare l'interazione sessuale con un qualsiasi individuo "appropriato" della propria specie.

L'attrazione, invece, è finalizzata a selezionare il partner ritenuto più appropriato, cercando di massimizzare il rapporto costi-benefici.

L'attaccamento di coppia è invece principalmente finalizzato, in una prospettiva evoluzionista, a tenere unita la coppia il tempo necessario a provvedere alle cure parentali.

I meccanismi di innesco ed i comportamenti sono naturalmente diversi fra i generi, e sono soggetti anche ad importanti differenze individuali. Com'è noto, ad esempio, l'innesco alla pulsione sessuale negli uomini è guidata soprattutto dagli stimoli visivi (e la pornografia ne è la prova), le donne da stimoli che evochino situazioni più romantiche. Anche per quanto riguarda l'attrazione, tendono ad esserci differenze: gli uomini sono più attratti dall'apparenza fisica (giovinezza e bellezza), le donne dallo status sociale e di potere.

Innamoramento: i sintomi

Ma cosa succede, quando ci si innamora? Gli autori identificano numerosi sintomi:

  1. L'innamorato vede l'altra persona come unica, speciale; uno degli effetti collaterali di questo effetto è che è improbabile innamorarsi contemporaneamente di due persone. Questa attenzione focalizzata e sostenuta può essere mediata dalla dopamina.
  2. L'innamorato vede soltanto i pregi della persona amata, e i difetti vengono ignorati o addirittura apprezzati. Inoltre, associano luoghi e cose ad eventi vissuti con la persona amata. Queste memorie sono probabilmente facilitate dalla norepinefrina.
  3. Le emozioni tipiche sono euforia, iperattività, ridotto bisogno di dormire, perdita di appetito, ma anche tremore, tachicardia e accelerazione del respiro in presenza della persona amata. Anche questi sintomi sono compatibili con un aumento della dopamina.
  4. L'attesa e le aversità aumentano l'attrazione. Anche questo meccanismo è legato al sistema dopaminergico, in quanto il dilazionamento del rinforzo aumenta la produzione di dopamina.
  5. Il pensiero della persona amata è spesso ossessivo e intrusivo, e può essere attribuito ad una diminuzione della serotonina.
  6. L'innamorato sviluppa una forma di dipendenza nei confronti della persona amata, che può prendere forma di manifestazioni di gelosia, possessività, paura di essere rifiutato ed ansia da separazione.
  7. L'innamorato desidera poter vivere dei momenti di unione emotiva con la persona amata, ed entra in uno stato di forte empatia. La persona amata e le occasioni di incontro diventano prioritarie nell'agenda dell'innamorato.
  8. L'innamorato concentra il proprio desiderio sessuale nei confronti della persona amata, diventa esclusivo, possessivo e geloso se sospetta infedeltà. Ma il desiderio sessuale diviene meno importante dell'unione emotiva con l'altra persona.
  9. Infine, l'innamoramento viene vissuto come qualcosa di involontario e non controllabile. E impermanente: l'innamoramento non dura per sempre.

Cosa ne pensi? Ci sei passato(a)? Sei innamorato(a)?

Dopo una trattazione così seria sull'argomento, non possiamo non concludere con la canzone che da il titolo al post.

Riferimenti bibliografici

Fisher, H.E., Aron, A., Mashek, D., Li, H., and Brown, L.L.: Defining the brain systems of lust, romantic attraction, and attachment, Archives of Sexual Behavior 31(5), volume 31, Springer, 413–419, 2002

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