Anamnesi

Anamnesi clinica

Ricoverata dal 12 al 14/9/96 presso il Reparto di Medicina Legale di ... con diagnosi di ingresso di "emesi ripetuta dopo contusione cranica non commotiva", in seguito ad incidente stradale. All'ingresso si presentava vigile, orientata; lamentava cefalea.

  • Rx cranica in data di ingresso: "non evidenti fratture teca cranica";
  • TAC cerebrale: "non lesioni densitometriche";
  • visita Neurochirurgica: "obiettività neurologica negativa";
  • EEG il 18/9/96: "tracciato con modeste anomalie diffuse".

Soggettività

La paziente lamenta numerosi sintomi:

  • disturbi del sonno: lamenta difficoltà ad addormentarsi, dorme male;
  • disturbi alimentari: mangia spesso fuori pasto, mangia pochissimo sotto stress;
  • problemi attentivi: attenzione focalizzata e sostenuta; lamenta perdita di memoria, lieve anomia;
  • nervosa, irritabile, spesso ansiosa, stanchezza.

Valutazione Neuropsicologica

Funzioni cognitive generali

Al Mini Mental State Exam, test utilizzato per misurare il grado di deterioramento cognitivo, il soggetto ha ottenuto un punteggio di 30/30;

  • non è presente acalculia: prova di numerazione al contrario 5/5;
  • il paziente risulta ben orientato nel tempo (5/5) e nello spazio (5/5).

Conclusioni

le funzioni cognitive risultano nella norma; il paziente risulta ben orientato nel tempo e nello spazio; assente acalculia.

Funzioni mnestiche

La prestazione nelle prove per la valutazione della memoria a breve termine risulta nella norma:

  • span di cifre 6

  • span di cifre ripetute al contrario 5

  • span di parole 5

  • test di ripetizione frasi 2/3

Nella norma la prestazione nella prova per la valutazione della memoria anterograda in condizioni di apprendimento volontario:

  • nel test del breve racconto il punteggio ottenuto è di 18.5/28 pari a z= +0.22;

Nella norma la prestazione nella prova per la valutazione della memoria anterograda in condizioni di apprendimento incidentale:

  • nel test di Memoria Incidentale Fonemica il punteggio ottenuto è di 10/20 pari a z= +0.72).

Conclusioni

Le funzioni mnestiche risultano nella norma.

Funzioni verbali

La comprensione verbale è conservata: nella prova di Comprensione di Ordini Complessi il soggetto ottiene un punteggio di 8/8, in quella di Comprensione di parole su presentazione visiva degli stimoli 6/6.

L'eloquio spontaneo è normale per fluenza e contenuto: nella Descrizione della Scena Complessa è in grado di interpretare il quadro complessivo e di denominare i singoli elementi.

Nel test di fluenza verbale il soggetto ottiene i seguenti punteggi:

  • fluenza verbale fonemica 11.6 pari a z = -1.78, da considerarsi inferiore alla norma;

  • fluenza verbale semantica 16.1 pari a z = -0.45;

Non è presente agrafia (firma eseguita correttamente; frase eseguita correttamente e spontaneamente); non è presente alessia (Lettura di non parole 5/5).

Conclusioni

assenti agrafia ed alessia; assente anomia; la fluenza verbale risulta nella norma durante l'eloquio spontaneo, inferiore alla norma nel test di fluenza verbale.

Funzioni percettive e prassiche

Nel test di riconoscimento di figure degradate (test di Gollin) il soggetto ottiene una prestazione nella norma.

Non presenta difficoltà nella denominazione di oggetti presentati da un punto di vista inusuale (4/4) e nella denominazione dei colori (8/8).

Nella norma la prestazione nella prova di disegno su copia (disegno di Van Sommers eseguito a1 1' tentativo).

Conclusioni

Le funzioni percettive e prassiche risultano nella norma.

Funzioni intellettive

Nel test delle Matrici Progressive di Raven, utilizzato per misurare il quoziente intellettivo, il soggetto ottiene un punteggio di 43/48 pari a z=0.92, QI = 113, da considerarsi nella norma.

Nel test di intelligenza breve (T.I.B.), utilizzato per valutare il quoziente intellettivo pre-morboso, il soggetto ha riportato un punteggio di 32/34, pari ad un QI di 113, da considerarsi nella norma.

Conclusioni

Le funzioni intellettive e frontali risultano nella norma.

Funzioni attentive

Nel test delle Matrici Attentive, prova di valutazione dell'attenzione selettiva spaziale, le prestazioni risultano nella norma (59/60 pari a z= +0.81).

Test di Posner

Il test di Posner è una prova al calcolatore che studia le funzioni attentive, in particolare l'efficienza dello spostamento volontario dell'attenzione nello spazio. In questa prova il compito utilizzato induce il soggetto a focalizzare l'attenzione in una posizione precisa dello spazio e quindi rende possibile la valutazione delle capacità di spostamento volontario del fuoco attentivo mediante la registrazione e l'analisi dei tempi di reazione (simple reaction time). I tempi sono espressi in millisecondi, a punti z positivi corrispondono tempi di reazione rallentati).

sinistro z % destro z % totale %
Valido 344 0,56 13,0 362 1,09 23,2 353 18,0
Invalido 446 1,39 34,6 445 1,41 38,2 446 36,4
Neutro 405 1,11 26,8 394 0,94 22,8 400 24,8
Totale 398 400 * 399 26,7

Conclusioni: Il paziente presenta un rallentamento complessivo del 27% nei tempi di reazione; più consistente il rallentamento medio in condizioni di suggerimento invalido (+36%).

Test di Simon

Il test di Simon è una prova al calcolatore che analizza l'efficienza delle funzioni di selezione degli stimoli e di inibizione delle risposte (compatibilità spaziale). La valutazione della prestazione avviene mediante la registrazione e l'analisi dei tempi di reazione di scelta (choice reaction time). I tempi sono espressi in millisecondi, a punti z positivi corrispondono tempi di reazione rallentati).

sinistro z % destro z % totale %
Tasto sx 617 1,44 33,4 541 0,72 12,4 579 22,7
Tasto dx 607 1,39 22,6 629 1,80 43,2 618 32,3
Totale 612 585 * 599 27,5

Conclusioni: Il paziente presenta un rallentamento complessivo del 27% nei tempi di reazione; nella condizione stimolo destro/mano destra il rallentamento è del 43%, indice di deficit attentivo e rallentamento psicomotorio.

Test di Steinmann

Il test di Steinmann è una prova al calcolatore utilizzata per valutare la capacità di ricerca seriale autoterminante di un item in presenza di distrattori. I tempi sono espressi in millisecondi, a punti z positivi corrispondono tempi di reazione rallentati).

N' stimoli 2 z 6 z 10 z 2 6 10
presente 864 1,0 1112 0,9 1329 0,7 100 95 100
assente 857 0,3 1212 -0,2 1724 0,1 100 100 95
* 861 12,5% 1162 4,2 1527 7,0

  • tempi medi di risposta: +12.5%;

  • tempo di elaborazione per item in presenza di target: 58 ms = +5%;

  • tempo di elaborazione per item in assenza di target: 108 ms = -1,86%;

  • rapporto tempi medi presenza/assenza target = 1/1.8

Conclusioni: Il paziente presenta un rallentamento complessivo del 13% nei tempi di reazione; le strategie di ricerca risultano essere corrette, cosi' come il rapporto fra i tempi medi nelle due condizioni presente/assente.

Valutazione psicopatologica

M.M.P.I.

Scala Punti K
? omissioni 40
L menzogna 34
F risposte infrequenti 61
K correzione difensiva 37
1 Hs ipocondria 51
2 D depressione 64
3 Hy isteria 58
4 Pd devianza psicopatica 50
5 Mf mascolinità femminilità 37
6 Pa paranoia 43
7 Pt psicastenia 59
8 Sc schizofrenia 47
9 Ma ipomania 43
0 Si introversione sociale 52

Il questionario è da considerarsi valido, in quanto le scale di controllo sono nella norma.

Le scale cliniche risultano essere nella norma; si evidenzia solamente un punteggio mediamente elevato nella scala depressiva.

Conclusioni

Dalla valutazione neuropsicologica si riscontrano i seguenti deficit:

  • lieve deficit di fluenza verbale;

  • rallentamento psicomotorio;

Dalla somministrazione dei questionari di personalità si evidenzia:

  • lieve depressione;

  • livello d'ansia superiore alla media.

Dalla scheda anamnestica e dal colloquio clinico emergono numerosi sintomi: disturbi del sonno, disturbi alimentari, problemi attentivi, perdita di memoria, lieve anomia, modificazioni del carattere; i problemi di memoria, peraltro non riscontrati in sede di valutazione neuropsicologica, possono essere ricondotti ai deficit attentivi.

La sintomatologia, compatibile con la refertazione elettroencefalografica, è comunemente associata a trauma cranico ed è nota in letteratura come Sindrome Soggettiva Post - Traumatica. Il quadro clinico può essere dunque causalmente ascritto al sinistro occorso. L'entità del quadro è da considerarsi lieve.

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