Ipotesi Ereditaria

Studi genetici hanno dimostrato che in alcuni casi di demenza di Alzheimer ad insorgenza precoce vi è una mutazione genetica a carico del cromosoma 21 (responsabile della formazione della proteina precursore dell'amiloide) e del cromosoma 14. Un altro gene sembra essere correlato con l'Alzheimer: vi è una variante genetica del gene 19 (denominata ApoE-e4) presente nel 15% della popolazione sana ma nel 50% della popolazione affetta da Alzheimer. Tale variante è stata pertanto considerata un fattore genetico di rischio.

Una componente familiare esiste nei casi ad insorgenza precoce (40-50 anni). Individui con una storia famigliare di morbo di Alzheimer presentano un decorso più rapido della malattia.

Ipotesi Virale

In assenza di una causa certa, non si può escludere che la demenza abbia origine virale, anche se non vi sono chiari indizi a favore di questa ipotesi

Ipotesi dell'Alluminio

Alti livelli di alluminio sono stati trovati nel cervello di persone affette da Alzheimer. Sali di alluminio posti direttamente sulla corteccia cerebrale di animali da esperimento producono matasse neurofibrillari. Non vi sono comunque prove dirette che la demenza sia causata da una forma di intossicazione da alluminio.

Ipotesi del Sistema Immunitario

Secondo questa ipotesi l'organismo produrrebbe anticorpi che attaccano selettivamente i neuroni per l'acetilcolina.

Ipotesi della Barriera Ematoencefalica

Secondo questa ipotesi una mutata permeabilità della barriera ematoencefalica permetterebbe a sostanze tossiche di entrare nel cervello e di attaccare i neuroni.

Non è escluso che due o più ipotesi di queste si combinano per costituire la patogenesi del morbo di Alzheimer.

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